I militari, cui era già stata segnalata una vettura simile, Mercedes classe A nera, l’hanno affiancata e intimato l’alt. I tre, due donne e un uomo, non hanno opposto alcuna resistenza e hanno fornito i documenti, che hanno dato ai Carabinieri immediato riscontro ai sospetti. Pur non avendo alcun provvedimento di cattura pendente, i tre albanesi sono risultati ricchi di precedenti per reati contro il patrimonio, tra i quali i furti con destrezza conosciuti con il nome gergale di “tecnica dell’abbraccio” e che di solito hanno come vittime anziani, possessori di orologi di prestigio. Le donne, soprattutto, sono solite avvicinare potenziali vittime al passeggio, vezzeggiarli con apprezzamenti personali, per poi dimostrarsi ben disposte e agevolare avances. A quel punto, anche solo con mezzo abbraccio, abilissime, sfilano con gesti rodati gli orologi e si danno alla fuga, sapendo di poter contare sull’immediato appoggio dei sodali in macchina, poco distante.
L’intuito dei Carabinieri, però, ieri ha avuto il sopravvento, e la probabile attività predatoria si è risolta in un pomeriggio intero passato in caserma a sottoscrivere atti e notifiche riguardanti la perquisizione subita (dagli esiti negativi), i numerosi procedimenti per reati contro il patrimonio pendenti a loro carico, delegati da varie procure del circondario, tra l’Emilia Romagna e la Lombardia. La loro vettura, intestata come spesso accade a un prestanome titolare di oltre cento automobili, è stata segnalata e non sfuggirà a successivi controlli, quindi la banda non ha potuto far altro che battere mestamente in ritirata, senza essere andata a bersaglio.
I controlli dei Carabinieri di Fidenza, capaci di schierare ogni giorno diverse pattuglie in servizio di prevenzione e pronto intervento, continueranno senza sosta nei prossimi giorni, anche e soprattutto per prevenire i reati.